mercoledì 29 agosto 2012

Phil woods un ricordo che mi segno

Avevo appena finito il militare e andai a frequentare i corsi a Umbria jazz con il mio maestro Ponissi Alfredo dove lui faceva da interprete ai corsi be' Umbria jazz e il posto piu magico che io abbia frequentato ti alzavi il mattino andavi a frequentare i corsi la sera guardavi i concerti facevi jam si suonava alla grande e il linguaggio era uno solo jazz nessuno se la tirava ti sentivi a tuo agio dal piu piccolo musicista al grande che era ancora piu umile , comunque tornando al discorso di phil me lo ricordo come ieri vagavo per le aule ed a un certo punto sento suonare un pianoforte mi avvicino a questo gruppo con il sax penzolante e vedo lui un mito di saggezza del jazz , esterrefatto di vederlo dal vivo lui alza lo sguardo mi guardo e disse suona e io risposi cosa e lui tu suona questo e quanto mi anno tradotto lui inizio a suonare e io dietro a inventare qualcosa visto che non sapevo nulla dopo qualche giro lui si alzo e mi diede la sua mano dicendo e apprezzando che io suonavo con il cuore be' rimasi li come un mattone riuscì solo a fare un sorriso ma lui capi, be' inutile dire che quei 5 minuti con lui mi fecero vincere la borsa di studio per Boston e l'orgoglio del Made italy aaaa

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